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giovedì 16 luglio 2009

EXPO 2015: ALBERGHI, GRATTACIELI E CENTRI COMMERCIALI E MOLTO ALTRO ...

Dieci miliardi di euro da spendere entro il 2015 fanno gola a molti speculatori finanziarie, banche, palazzinari e, di converso, a mafia e andragheta che già stanno vedendo come entrare in questo grosso affare. e il comune di Milano ha cancellato la commissione antimafia che avrebbe dovuto controllare le infiltrazioni mafiose come già denunciato dalla stessa magistratura Milanese..... La domanda è: chi ci quadagna da Questa montagna di soldi? I cittadini lavoratori che pa2;ano l'affitto no!Infatti ci sonopiù di mille pignoramenti per morosità sui mutui. Tra il 2006e il 2007gli espropri immobiliari per mutui non pagati sono aumentati del 32% (dati Istat) e la situazione si sta aggravando sempre di più. Le famiglie sotto sfratto sono oltre 10.000. Mentre per le case popolari la Regione Lombardia che gestisce l'ALER punta ad affitti di mercato, con lo scopo di eliminare completamente il canone sociale. Infine con la svendita, attraverso le cartolarizzazioni, degli immobili pubblici ai grandi gruppi immobiliari finanziari.I lavoratori veri nemmeno.L'Expo non porterà nemmeno un posto di lavoro in più a tempo indeterminato ma solo precarietà, insicurezza e morti sul lavoro come è già accaduto nella costruzione della fiera Rho -Pero. Anzi, l'area dell' Alfa Romeo di Arese è già inserita a pieno titolo nella possibile piattaforma di costruzione di mega alberghi di lusso e di ville con piscine per i ricchi. Non a caso stanno cercando di licenziare gli ultimi lavoratori che resistono impavidi da anni contro la speculazione e l'asservimento (di tutti i sindacati e i partiti) ai poteri forti dell' economia e della politica.Gli unici posti che "creeranno" saranno quelli precari -sottopagati e insicuri- dei cantieri, cantieri cheservono a dare "respiro" all' economia capitalista agonizzante.CHI CI GUADAGNA?Protagonisti di questo grande business sono i gruppi immobiliari (in testa Tronchetti Provera - Pirelli), finanziari (in testa Intesa-Sanpaolo e Unicredit), industriali (FIAT). In sostanza l'elite del capitalismo italiano. Tutto questo lo si deduce dai sei grandi progetti: CityLife (area della vecchia Fiera) a Ligresti, con la collaborazione della Compagni delle Opere; Montecity (con il nuovo quartiere di Santa Giulia) al "fallito" Zunino impegnato anche a Sesto San Giovanni nell'ex area Falk; le zone Garibaldi- Repubblica-Isola-Varesine al gruppo americano Hines accompagnato da una mobilitazione di banche nazionali: Intesa-San Paolo, Mediobanca, Banca Popolare di Milano, Montepaschi, Antonveneta ecc. Ci sono altri progetti, che vedono la partecipazione di Pirelli, FIA T, Cabassi e altri compari.NO! SOLDI ALLE BANCHE E ALLA SPECULAZIONE.SI! AL LAVORO STABILE E REGOLARE, CASA, DIRITTI, SANITA', TRASPORTI.Nulla di tutto questo è garantito. Ciò è dovuto dal fatto che questi diritti, che sono bisogni primari per i lavoratori, per il Capitale sono solo una merce.
E' ORA CHE LE ISTITUZIONI GUARDINO SERIAMENTE A QUELLO CHE STA SUCCEDENDO SUL PIANO DEL LAVORO E SULLO SPROFONDAMENTO NELLA POVERTA' QUELLO CHE I LAVORATORI VOGLIONO, SONO PROGETTI INDUSTRIALI E OCCUPAZIONALI SERI E DURATURI.
LAVORO VERO E NON PRECARIO PER I CASSINTEGRATI - DISOCCUPATI E GIOVANI DI TUTTI I COMUNI DELL'INTERLAND MILANESE.
USCIRE DALLA PRECARIETA' DAL DEGRADO DEI QUARTIERI POPOLARI, PER IL DIRITTO ALLA CASA, PER I SERVIZI NEI QUARTIERI, PER LA DIFESA DEI POSTI DI LAVORO.

Arese, 14 luglio 2009
Slai Cobas

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