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mercoledì 5 maggio 2010

L'amministrazione di Nerviano e l'occasione mancata!

R.S.U. di Auchan Nerviano

Martedì 27 aprile 2010, la giunta del comune di Nerviano ha perso un'occasione, l'ennesima, per dimostrare, da una parte l'autonomia rispetto alle grandi aziende commerciali, e dall'altra la diversità rispetto alle amministrazioni guidate dal centro destra, che seguono la stella polare della liberalizzazione e del profitto sempre e comunque.Nel corso della seduta, la giunta ha concesso la deroga per l'apertura festiva straordinaria del 1° Maggio ai centri commerciali presenti sul territorio, dicendo che c'erano le richieste per lo svolgimento del consueto mercato cittadino, e concedendo l'autorizzazione agli ambulanti, era di fatto concessa la facoltà anche alle grandi superfici, grazie a una nuova legge della regione che ha eliminato la distinzione tra grandi e piccole superfici.
Ci siamo informati su questa nuova legge (Legge Regionale 2 febbraio 2010 n. 6 - Testo unico delle leggi regionali in materia di commercio e fiere) e abbiamo notato che non menziona deroghe per i mercati storici e neanche per i piccoli commercianti, poiché questi hanno la facoltà di aprire praticamente sempre, a condizione che abbiano una superficie di vendita inferiore ai 250 mq. Fra l'altro altre città come Milano hanno scelto, se pur in modo ipocrita, di far svolgere i mercati e non derogare, in nessun modo, le superfici superiori ai 250 mq.
La strana interpretazione del sindaco e della giunta di Nerviano non ci stupisce, come del resto non ci stupiscono neanche i fatti che contrastano con le promesse elettorali di un rilancio del piccolo commercio e un freno al cannibalismo dei centri commerciali.Al di là dei grovigli legislativi e delle ipocrisie da campagna elettorale, quello che ci stupisce è il fatto di aver concesso l'apertura nella giornata del 1° Maggio, dopo che nella mattinata del 27 aprile, la R.S.U. di Auchan Nerviano e persino alcune organizzazioni sindacali territoriali avevano scritto all'amministrazione chiedendo di non concedere la deroga.
Con questa concessione il comune di Nerviano, non solo si rende complice di quei soggetti che ormai da anni tendono a cancellare il festeggiamento di quelle giornate storicamente fondamentali per la conquista dei diritti, ma si assume la responsabilità per l'ennesima violazione di una giornata di festa per i lavoratori e le lavoratrici. L'ennesima perché l'anno scorso è successa la stessa cosa il 25 Aprile, con la concessione data 2 giorni prima. I modi con cui sono richiesti e concessi questi permessi, evidenziano lo scarso rispetto verso chi lavora e svelano l'ipocrisia che si cela dietro il coinvolgimento nelle decisioni; in questo la posizione dell'amministrazione comunale di Nerviano è aggravata da una scarsa conoscenza della realtà. Infatti queste concessioni date pochi giorni prima presuppongono il necessario e immediato reclutamento di addetti e addette, più o meno volontariamente disponibili a sacrificare gli eventuali programmi della propria vita extra lavorativa. Come è noto più la necessità dell'azienda è imminente, minore è il grado di volontarietà e di libera scelta delle lavoratrici e dei lavoratori, soprattutto a causa di quel rapporto di forza, per niente equilibrato, che vige nel mondo del lavoro e che molto spesso sconfina nel ricatto.Contrastiamo con forza la decisione di concedere il permesso, anche alla luce delle recenti estensioni alle aperture domenicali, e non ci soddisfano le giustificazioni che si appellano alla concorrenza o al servizio di utilità pubblica che svolgono le aziende del commercio. Inoltre, in tempo di crisi occupazionale, di riduzione dei redditi e calo dei consumi, continuare a sollecitare le vendite non costituisce una buona risposta, che comunque non ha rilevanza economica.Noi crediamo che la festa del 1° Maggio, come quella del 25 Aprile, siano l'occasione per far rifiorire e far rivivere le strade e le piazze dei nostri paesi con feste e manifestazioni in grado di trasmettere la memoria e le esperienze di chi si è battuto per conquistare diritti e libertà.

Una società senza memoria è una società senza futuro!

R.S.U. di Auchan Nerviano

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