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giovedì 5 marzo 2009

LA SINISTRA INDIPENDENTISTA BASCA E LE ELEZIONI AL PARLAMENTO DELLA COMUNITA AUTONOMA BASCA

Domenica scorsa, 1 marzo, si sono svolte, nelle tre province basche che compongono la Comunità Autonoma Basca, le elezioni al parlamento e al presidente della Comunità Autonoma Basca. La principale caratteristica di queste elezioni è stata il suo carattere assolutamente antidemocratico. Infatti, la piattaforma elettorale DEMOKRAZIA 3 MILIOI-D3M (Democrazia 3 milioni), della Sinistra Indipendentista basca, è stata illegalizzata dallo Stato Spagnolo, impedendo la sua partecipazione alle elezioni autonomiche.
La campagna elettorale è stata segnata dalla persecuzione che ha subito la piattaforma Demokrazia 3 Milioi, la quale, nonostante l’ilegalizzazione, ha comunque deciso di continuare con la campagna elettorale ed i comizi, presentandosi alle elezioni, pur sapendo che i suoi voti sarebbero stati considerati nulli. Nelle ultime settimane sono state arrestate decine di persone ed altre centinaia sono state fermate dalle diverse forze di polizia che operano nel territorio basco. In più, varie sedi sono state perquisite per evitare che la Sinistra Indipendentista facesse propaganda elettorale o potesse distribuire le schede elettorali di D3M con le quali effetturare il voto. É curioso vedere centinaia di uomini armati perseguitare delle schede elettorali.
Questa repressione giuridica-politica-militare esercitata dal governo spagnolo (PSOE) ha un doppio obiettivo: annullare politicamente la sinistra indipendentista basca, poiché é il motore del cambio politico e sociale che si vuole dare nei Paesi Baschi e, d’altro canto, manipolare i risultati elettorali in suo favore, dal momento che senza la presenza della sinistra indipendentista il “blocco spagnolista” ottiene piu parlamentari.
I risultati delle elezioni al parlamento basco, ci portano a realizzare le seguenti considerazioni:

- Nonostante il governo spagnolo ed il parlamento basco abbiano messo in moto tutto il loro apparato repressivo, la sinistra indipendentista ha realizzato un atto di disobbedienza civile di massa: nonostante le illegalizzazioni, migliaia di persone hanno partecipato alla campagna elettorale facendo propaganda, assistendo agli atti politici o distribuendo milioni di schede elettorali illegali di D3M in quasi tutte le case delle Province di Araba, Bizkaia e Gipuzkoa.

- Alla fine, le persone che sono andate alle urne a votare D3M sono state piú di 100.000 (8,8% dei voti calcolati). Con questi voti, se fossero stati validi, D3M avrebbe ottenuto 7 parlamentari su 75.

- Il Parlamento Basco che si formerá in seguito a queste elezioni, basate sulla esclusione, manca di legittimitá.

- Allo stesso modo, il prossimo Governo Basco, mancherá di legittimitá.

- I risultati elettorali sono stati il frutto della manipolazione del governo del PSOE, che ha creato una situazione di eccezione per articolare una maggioranza unionista spagnola che non corrisponde alla realtá basca.

- Le parti politiche che difendono il diritto della societá basca di decidere sul suo futuro (Demokrazia 3 Milioi, Partido Nazionalista Basco, Aralar, Eusko Alkartasuna, Ezker Batua) hanno ottenuto 633.649 voti, in confronto ai 482.839 degli unionisti spagnoli (PSOE, PP, UPyD). Nonostante ció, a causa dell’esclusione della sinistra indipendentista, voluta dal PSOE, gli unionisti spagnoli hanno ottenuto una maggioranza parlamentare.

Di fronte a questa situazione di mancanza di democrazia e di negazione dei diritti, la sinistra indipendentista riconferma la sua scommessa per lanciare una offensiva politica, per costruire in questo paese uno scenario democratico nel quale tutti i diritti di tutte le persone che costituiscono i Paesi Baschi siano rispettati e affinché tutti i progetti politici possano svilupparsi a paritá di condizione, incluso quello della sinistra indipendentista: l’Indipendenza ed il Socialismo per i Paesi Baschi.


EZKER ABERTZALEA
02/03/2009
www.ezkerabertzalea.info

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