SABATO 20 MARZO – ORE 10 – PORTINERIA CENTRALE ALFA ROMEO ARESEMANIFESTAZIONE E A SEGUIRE CONCERTI E SPETTACOLI-
Contro la chiusura delle ultime lavorazioni alfa- Contro i trasferimenti a Torino imposti ai lavoratori Fiat ePowertrain (motori) Per il reintegro immediato dei rappresentanti sindacali licenziati da Innova Service.- Per un piano di rilancio industriale e occupazionale dell’area AlfaRomeo.- Contro il mega centro commerciale di Marco Brunelli, proprietario di “I lunga”, che si vorrebbe costruire nell’area e per conservare i centri storici e gli esercizi di vicinato.- Contro la tangenzialina Alfa-Expo, gli alberghi e i parcheggi di Expo e per nuovi investimenti sulla mobilità pubblica.- Contro il saccheggio del territorio in difesa dei beni comuni e della qualità della vita.La Giunta Regionale di Formigoni ha approvato il protocollo d’intesa per trasformare l’area dell’Alfa Romeo in una gigantesca speculazione edilizia, che prevede un mega centro commerciale con parcheggio da 1000 posti nell’area di proprietà del Comune di Arese (ex Ancifap), alberghi inutili, e villette che andranno a costruirsi la dove la Fiat intende disfarsi delle ultime lavorazioni e operai del centro stile, collaudo motori,progettazione e varie officine.Viceversa Per i lavoratori di Fiat e delle aziende collegate è prevista la definitiva chiusura e il trasferimento forzato a Torino o il licenziamento e non si destina nemmeno un euro di finanziamento per l’occupazione. Per quella parte dell’area, che per il momento rimarrebbe industriale, manca un progetto di rilancio produttivo, così che non è difficile immaginare che in una successiva fase sia anch’essa destinata alla speculazione edilizia.Lo smantellamento progressivo dell’Alfa Romeo negli ultimi 15 anni è stato sostenuto da Formigoni con false promesse di un rilancio incentrato sull’auto ecologica, la mobilità sostenibile e l’innovazione tecnologica.Oggi, però nei fatti, e con la sua complicità si prospetta un azzeramento della produzione e dell’occupazione, scegliendo la via più immediatamente redditizia per i proprietari dell’area, ma che impoverirà nel corso deglianni un territorio che rischia di perdere per sempre la propria vocazione produttiva. Per perseguire il proprio fine i proprietari delle aree non usano mezzi termini, basta guardare i licenziamenti e le schedature dei rappresentanti sindacali messi in atto con metodi inquietanti da InnovaService, società che gestisce le portinerie, che devono essere un campanello d’allarme per il rischio di una svolta antidemocratica e criminale nella gestione dell’affare Alfa.Nel frattempo i Sindaci di Arese, Rho, Lainate e Garbagnate del tutto disinteressati del problema occupazionale, litigano per accaparrarsi gli oneri di urbanizzazione perdendo di vista che il Piano Alfa è una sciagura che non avrà mai adeguata compensazione.Così come non sarebbero mai economicamente compensabili il verde e i terreni agricoli devastati dalla nuova tangenzialina che dovrebbe unire l’Alfa e i parcheggi di Expo con l’autostrada all’altezza di Terrazzano accanto alla Fiera. Una strada inutile per i cittadini, che peggiorerebbe le condizioni ambientali e la qualità della vita di chi abita in questo territorio già fin troppo densamente urbanizzato e cementificato.L’amministrazione di Rho intanto chiede fondi da destinare ai commercianti, in previsione di una chiusura generalizzata dei negozi di un centro storico che rischia di perdere la propria anima e di essere svuotato in funzione dell’ennesimo “non luogo” che i centri commerciali rappresentano, quasi a preparare un nuovo ammortizzatore sociale per ammansire la categoria che dopo gli operai sarà destinata a lottare persopravvivere.Prima che anche i consigli comunali di Arese, Rho, Lainate e Garbagnate approvino il Piano Alfa, i lavoratori, i commercianti e i cittadini devono fare capire ai Sindaci che questo piano va bocciato, che non sono credibili mitigazioni ambientali e compensazioni economiche, ma che serve un piano industriale che rilanci l’occupazione e l’economia della zona nel rispetto dell’ambiente e nella salvaguardia del territorio e dei beni comuni per costruire un’ altro modello sociale che non porti alla distruzione della natura e dell’uomo.
Coordinamento Territoriale Rhodense:
Centro Sociale Fornace, Cub Rho, FlmUniti Cub Alfa Romeo, Slai Cobas Rho, La Spinta Rho, Slai Cobas Alfa Romeo,Rifondazione Comunista Rho, Comunisti Sinistra Popolare Rho Bollate,Comunisti Uniti Rho, Collettivo Oltre il Ponte Nerviano, Sinistra CriticaRho Bollate, Gruppo Consiliare Regionale Prc
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