Nella serata di giovedì 25 Marzo 2010, in Consiglio Comunale a Nerviano, era in programma un ordine del giorno sulla proposta (avanzata dalla Lega Nord) di istituire una Consulta Giovani; richiesta fatta specificamente a seguito della nostra occupazione dell’area dismessa Ex Ipi-System. Dato che l’argomento in discussione era esplicitamente riferito alla nostra scelta di denunciare, anche attraverso l’occupazione di uno stabile abbandonato da decenni, la mancanza di spazi sociali e di aggregazione giovanile sul territorio; e dato che tale argomento riguardava il futuro dei giovani e della cittadinanza nervianese, in quanto sanciva la fine di ogni prospettiva pubblica in materia di spazi sociali comunali; abbiamo chiesto di poter intervenire e portare la nostra voce ed il nostro pensiero nelle sedi istituzionali dove si amministra il bene comune. Nonostante ciò, l’attuale maggioranza ci ha negato il diritto di parola. Diritto al quale non abbiamo rinunciato, decidendo di intervenire comunque, interrompendo il consiglio comunale e contravvenendo ad una decisione profondamente anti-democratica; considerata la rilevanza dell’argomento in discussione ed il nostro diretto coinvolgimento.
Con la scelta di sgomberare la Corte Popolare Occupata questa Amministrazione avrà certamente ripristinato la normalità a Nerviano. Una normalità fatta di giovani costretti a migrare in Comuni limitrofi per poter esprimere le proprie potenzialità creative, artistiche, musicali e culturali; giovani costretti a rifugiarsi nei cinema multisala, dove la cultura si “consuma” e non si coltiva; giovani costretti a riparare nei bar o nelle piazze, per poi vedersi cacciare dalla Polizia Locale perché accusati di infastidire il vicinato e considerati responsabili di una presunta insicurezza sociale. Una normalità fatta di persone costrette a dover pagare delle strutture comunali (quindi pubbliche) per esercitare il proprio diritto di associarsi, discutere, condividere idee ed esperienze; mentre le poche aree pubbliche (vedi Area Cinofili) vengono gestite in modo esclusivo e privatistico: il paradosso, tutto nervianese, di aree pubbliche e al tempo stesso inaccessibili ai cittadini. Persone costrette a veder crescere le nuove generazioni in un paese che non è più collettività, ma luogo di transito sull’asse del Sempione, noto per lo shopping del fine settimana in uno dei numerosi centri commerciali. Una normalità fatta di persone, uomini e donne, costrette a ricorrere ad agenzie interinali alla ricerca di un impiego precario, a progetto, sottopagato; questo a causa dell’assoluta mancanza di servizi pubblici comunali a sostegno del reddito e dell’occupazione. Una normalità fatta di frazioni dimenticate, dove alla mancanza di servizi e luoghi pubblici di socializzazione si accompagna il progressivo rischio di un consumo di suolo che non accenna a fermarsi. Nel nome dell’interesse di pochi e a scapito di servizi pubblici, del bene comune e della vivibilità del territorio.
Noi non ci adeguiamo a questa normalità; perché crediamo che i diritti dei cittadini debbano essere garantiti e difesi da chi ci amministra. Chiediamo che a Nerviano vengano realizzati spazi pubblici dove la cittadinanza tutta possa organizzare la propria socialità ed incrociarsi con altre socialità, in una trasversalità generazionale che possa usufruire ed essere essa stessa creatrice di cultura. Spazi sociali adibiti a sale prove, concerti, auditorium, cineforum, produzioni artistiche, incontri, internet point, teatro, corsi, mostre, laboratori. Spazi dove l’accesso sia privo di ostacoli rispetto ad ogni tipo di esclusione.
Inutile ricordare ai nostri Consiglieri Comunali come i giovani nervianesi abbiano ripetutamente espresso nel corso degli anni il bisogno di luoghi fisici di aggregazione, socializzazione e libera espressione culturale (basti ricordare i sondaggi sovvenzionati dal Comune, il percorso di co-progettazione della Ex Meccanica, il corteo cittadino del 6 Febbraio 2010,… solo per fare alcuni esempi). Basterebbe leggere il programma elettorale per il quale l’Amministrazione è stata eletta dai cittadini nervianesi! E’ inoltre davvero sorprendente come la Lega Nord, “il partito del fare”, si faccia oggi portavoce della proposta di istituire una Consulta Giovani a Nerviano. Proposta elaborata proprio da chi si è assunto la responsabilità di chiudere i Centri di Aggregazione Giovanile sul territorio comunale; da chi non ha esitato un minuto a criminalizzare l’occupazione dell’area dismessa Ex Ipi-System, ergendosi a difensore di una legalità senza diritti. Giudichiamo pertanto la proposta di realizzare una Consulta Giovani come un vuoto tentativo bi-partisan per scrollarsi di dosso la responsabilità di anni di mancati interventi, di scelte politiche irresponsabili, di miopia nei confronti dei reali bisogni della cittadinanza. Una proposta pretestuosa e utile solo a ritardare qualsiasi azione concreta in materia di spazi sociali pubblici a Nerviano, e a nascondere le responsabilità di chi ci amministra e di chi ci ha amministrato in passato. Utile per la Politica e la vicina campagna elettorale, ma drammaticamente lontana dai bisogni della collettività!
A riprova di questa continuità tra maggioranza ed opposizione, vi è la partecipazione del Sindaco di Nerviano alla presentazione ufficiale del candidato della Lega Nord, Raffaele Cucchi, alle elezioni comunali di Parabiago. Il nostro Sindaco ha portato la sua vicinanza al candidato leghista, insieme a numerosi esponenti locali, regionali e nazionali (ovviamente tutti in area Lega). Eccetto uno, il Sindaco di Nerviano, che ha dichiarato: “In politica contano i rapporti tra le persone”. Non certo i fatti concreti, non certo le idee ed i programmi elettorali (quelli non si rispettano), non certo i bisogni espressi da giovani e cittadini nervianesi. A noi questi sipari elettorali non interessano, ne tantomeno i giochi di partito. Continueremo a batterci per una Nerviano diversa.
BASTA CHIACCHIERE! VOGLIAMO SPAZI SOCIALI!
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