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sabato 6 marzo 2010

GLS(CERRO AL LAMBRO) / COOP. PAPAVERO ATTO III°

Se lo tsunami ha la caratteristica di un intenso ma breve movimento, il comitato
di lotta milanese a difesa dei diritti dei lavoratori contro le truffaldine
cooperative(ma non solo), assume sempre più aspetti da fiume carsico che
scavando si ingrandisce. A nulla serve l'ostacolo della putrida e parassita
sbirraglia "romana"(o forze dell'ordine statale) che lega nord, popolo delle
libertà e stato corrotto del malaffare, stanno frapponendo a masse di società
precaria sempre più in rivolta.

I lavoratori della GLS di Cerro al Lambro si ergono ancora una volta ad autentici
protagonisti di questa coda di inverno caldo. E il segno zodiacale di ognuno di
loro è quello delle guerre per lunghi anni combattute nei rispettivi paesi
d'origine e quindi, sotto il profilo della tempra c'è l'inossidabilità.
Se è vero che parte degli obbiettivi sono già stati raggiunti con i primi due
scioperi, dopo un deprimente tentativo d'intromissione di Cisl e Uil, i
lavoratori rivendicano quanto ancora è rimasto in sospeso rispetto alla
piattaforma iniziale: indennità di mensa(5,16 euro al giorno), rientro dei
licenziati e riconoscimento della loro organizzazione sindacale Slai-Cobas.
Ed è una miscela speciale, quella che si va sempre più formando davanti ai cancelli GLS, fatta
dall'unione di vari colori di pelle messi insieme:

è il fluido che vuole abbattere tutte le "Vie Padova" costruite ad hoc dal
potere mafioso, per avere manodopera a basso costo, sempre pronta da
sfruttare e da mettere l'una contro l'altra etnia.

Anche i lavoratori della Papavero partecipano allo sciopero del 1° Marzo con forte
spirito di orgoglio nella lotta e con il sogno di un futuro di dignità e civiltà
Nel cortocircuito dell'illegalità perpetrata per anni in GLS, fa nuovamente tappa
a Cerro al Lambro la straordinaria forza motrice della solidarietà che
contraddistingue il comitato di lotta milanese, nel quale fa da bussola il
protagonismo operaio lungo le tipiche coordinate di salari, diritti e condizioni
lavorative da esseri umani, non da schiavismo.

A GLS, Angelucci & C. e contro lo stato rivolgiamo il potente faro della pubblica
indignazione per il costante e consistente presidio di sbirri che hanno stabilito
davanti i cancelli GLS, come neanche fosse la banca d' italia. Tutti chiediamo
conto del prezzo che i cittadini stanno pagando per questo festival dello
spreco.

LA LOTTA PAGA!!
RIBELLARSI È GIUSTO, SCIOPERARE È NECESSARIO!
Milano, 01 marzo 2010

slaicobas.trasporti@tiscali.it slaicobascremona@gmail.com

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