da infoaut
Autoporto, Susa - 500 persone hanno presidiato lungo tutta la notte il nuovo presidio NoTav sorto sabato scorso nei pressi del sito S68. Intorno alle 5.00 della mattina giungevano le prime voci di movimenti di mezzi blindati nei dintorni del presidio.
Alle 6.15 un drappello di poliziotti in borghese e Digos, accompagnati da capi e vice della Questura torinese si avvicinavano all'area presidiata annunciando la volontà di prendere possesso dei terreni. Di fronte alla ferma indisponibilità del movimento NoTav ad abbandonare i terreni, venivano minacciate azioni legali e rischi di denunce.
Ad "accogliere" le forze dell'ordine, tutto il presidio riversatosi in strada e aperto da una delegazione di donne NoTav (tra loro anche una sindaca) che reggevano lo striscione "NoTav No Sondaggi".
L'atteggiamento della questura si mostra in questi primi momenti molto timido e accondiscendente a causa del folto numero di partecipanti. Certamente numeri e qualità della risposta valsusina consigliano ai comandi di polizia e carabinieri un approccio "differenziale" tra città e valle.
Per la mattinata è previsto un momento di protesta pubblica nel comune di Susa contro l'atteggiamento collaborazionista dell'amministrazione comunale (unico comune della valle ad aver autorizzato i sondaggi) intorno alle 10. Domani pomeriggio alle h 18 un 'assemblea cittadina a Palazzo Nuovo discuterà delle tattiche per tentare boicottaggi e blocchi anche in città e cintura.
Questa prima vittoria valligiana è stata dedicata a Raul e Alessio recentemente scomparsi ma sempre cari alla memoria del movimento.
I siti occupati e dove sono in corso sondaggi geognostici sono tutti nella prima cintura di Torino o nel Comune di Torino, in luoghi perlopiù disabitati e di difficile presidio: Orbassano (sito Interporto), Gerbido (in una zona di Grugliasco già interessata dalla realizzazione dell'inceneritore), un altro nei pressi della contestatissima (Chiamparino, do you remember?) discarica di basse di Stura. Unico sito nei pressi di zona parzialmente abitata è quello nei pressi della stazione Fs di collegno, dove però si è formato un presidio di disturbo di qualche decina di compagn*.
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