Stipendi arretrati alla Caris, accordo azienda-lavoratori.
La Prealpina, 28 luglio 2009ARESE - (a.pal.)
Oggi riceveranno lo stipendio di maggio, il 25 agosto dovranno vedersi saldate tutte le pendenze i 98 lavoratori della Caris, dedita al trattamento e alla cernita di rifiuti speciali. Dopo la giornata di sciopero di venerdì e ieri mattina, i lavoratori, in maggioranza cinesi, romeni, bengalesi, aIbanesi ed egiziani, possono forse tirare un sospiro di sollievo per vedersi riconosciuti finalmente i loro arretrati, secondo modalità definite in un accordo tra lo Slai Cobas e le cooperative che hanno in appalto il lavoro all'interno della Caris, prima la Lsi di Vercelli e ora la Mosaico. «Lo stipendio di maggio sarà pagato per metà dalla Lsi e dalla Mosaico, che si impegna poi a pagare lo stipendio di luglio entro il 14 agosto. Per le spettanze rimanenti, la Lsi il 5 agosto pagherà il 50%, mentre per il saldo finale che chiuderà il contenzioso, il termine ultimo è il 25 agosto» spiega Renato Parimbelli dello Slai Cobas, che ha condotto la trattativa, dopo il presidio di ieri davanti ai cancelli della ditta, con intervento anche delle forze di polizia.«Resta inteso - avvisa Corrado Delledonne dello Slai Cobas - che se per il 25 del prossimo mese non si metterà tutto a posto come definito in questo accordo, saremo pronti a nuove forme di lotta». Ma questi ritardi di pagamento dipendono dalla crisi? «Assolutamente no - risponde Delledonne- perché alla Caris il lavoro è tantissimo e arrivano rifiuti anche dal napoletano. Durante il nostro presidio fuori dai cancelli della ditta perché venisse garantito quanto di dovere ai lavoratori, abbiamo visto entrare macchine di ogni tipo e cilindrata dei dirigenti, mentre ai lavoratori che devono mandare avanti una famiglia e pagare un mutuo, non viene garantito neanche lo stipendio».
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