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giovedì 21 maggio 2009

Noi la crisi non la paghiamo!’ Paese Basco fermo per lo sciopero generale dei sindacati di classe. Picchetti, barricate e sabotaggi, finora 5 arresti

Il governo basco e la federazione degli industriali continuano a parlare di fallimento dello sciopero di oggi e di adesione scarsa, pari al 12% per la Confebask e tra il 10 e il 20% per Lakua. Ma basta dare uno sguardo alle immagini e ai video postati in tempo reale sul sito approntato ad hoc – www.grebaorokorra.info – per accorgersi che le cose non stanno affatto così.
In una prima valutazione resa pubblica all’inizio della mattinata, i sindacati ELA, LAB, ESK, STEE-EILAS, EHNE e Hiru (di classe e indipendentisti, che insieme rappresentano il 60% dei lavoratori sindacalizzati) affermano che i dati sull’adesione allo sciopero generale proclamato per tutta la giornata di oggi contro ‘chi scarica la crisi sulle spalle dei lavoratori’ sono molto positivi e indicano un’ampia adesione. Gli slogan della giornata su cui è stato proclamato lo sciopero sono ‘Non mancano i soldi, è che ci sono troppi ladri’ (il riferimento è ai capitalisti che continuano ad arricchirsi nonostante i licenziamenti di massa di lavoratori), “Noi la crisi non la paghiamo”, “Abbasso il capitalismo”.

Vedi le foto: http://www.gara.net/argazki-galeriak/m21-greba/argazkiak.php

Secondo i primi dati forniti in mattinata, è stato soprattutto il settore dei lavoratori dell’industria ad aderire con più entusiasmo allo sciopero: il blocco era totale nei poligoni industriali di Bermeo, e Durango (Bizkaia), Azpeitia, Gernika e Ondarroa (Gipuzkoa), Sakana, Bera e Lesaka (Navarra). Nella provincia del Goierri, a 30 km da Donostia San Sebastian, l’adesione è stata molto alta, con imprese tra le più importanti di tutto il territorio basco come la CAF totalmente paralizzata; lo stesso avviene nella zona di Hernani.Nel settore dell’istruzione anche si apprezza un’ampia adesione allo sciopero, con centinaia di scuole rimaste chiuse (80 solo in Navarra), oltre a numerose facoltà universitarie. Nel settore pubblico, la fermata è stata maggioritaria nelle Amministrazioni Locali, importante ma non maggioritaria invece nelle amministrazioni provinciali e regionali. Nel Municipio di Donosti si registra un 33% di adesione e un 15% nel trasporto pubblico locale. A Bilbao hanno incrociato le braccia il 31% dei lavoratori della Provincia.I media di proprietà pubblica sono stati fortemente interessati dallo sciopero, come ad esempio le radio e le Tv regionali del gruppo EiTB che almeno durante la mattinata hanno trasmesso solo notiziari. Nella località di Zaratamo, il cantiere dell’Alta Velocità è completamente fermo.
Per quanto riguarda i servizi privati, i sindacati indicano una adesione elevata ma a macchia di leopardo, che ha portato alla chiusura di centri commerciali, negozi e supermercati, assicurazioni, ditte di pulizia, banche, imprese di catering ecc. Nella città di Bilbao i servizi hanno risposto bene al contrario del settore privato anche se il centro commerciale El Corte Inglés è rimasto chiuso, mentre nella città navarra di Tutera oggi gli automobilisti potranno parcheggiare gratis perché i lavoratori della OTA (strisce blu) hanno aderito allo sciopero. Buona adesione a Donostia, dove sia il settore privato che quello pubblico hanno aderito in maniera elevata all’appello dei sindacati. Nel settore dei trasporti – la Metro di Bilbao, Eusko Tren, il tram di Bilbao - funzionano solo i servizi minimi garantiti in base alla legge, e anche nelle ditte private del comparto l’adesione è stata significativa. A proposito di servizi minimi è polemica perché l’altroieri, solo due giorni prima dello sciopero generale, il nuovo ministro basco del lavoro ha imposto un aumento dei servizi da garantire in caso di sciopero tentando nei fatti di far fallire una mobilitazione alla quale non hanno voluto aderire i sindacati spagnoli che operano in territorio basco, cioè la UGT e le Comisiones Obreras. Anche la sezione basca di Izquierda Unida non ha voluto sostenere la mobilitazione, parlando di una strumentalizzazione delle ragioni dei lavoratori da parte di forze politiche nazionaliste. Ampio sostegno ai lavoratori in sciopero invece da parte di tutto il movimento di classe basco e di quello indipendentista, del movimento studentesco, dei collettivi femministi e delle associazioni antirazziste ed internazionaliste che hanno partecipato insieme ai sindacati a centinaia tra presidi e cortei organizzati già dall’inizio della mattinata in moltissime località basche. Qualche giorno fa durante una conferenza stampa circa 30 organizzazioni sindacali di classe ed indipendenti di tutti i territori dello Stato Spagnolo avevano espresso la loro solidarietà e partecipazione alla protesta indetta dai sindacati baschi di area indipendentista e nazionalista.
5 arresti, cariche e denunce

Secondo le informazioni diffuse all’ora di pranzo dal Ministero degli Interni della Comunità Autonoma Basca, il primo arresto della giornata si è registrato all’una di notte a Gasteiz, quando alcuni agenti dell’Ertzaintza (la polizia regionale) avrebbero individuato un giovane che sabotava con del silicone il portone di un liceo. Alle 10.30 sempre a Gasteiz è stata arrestata una persona perché partecipava ad un picchetto che tentava di impedire l’ingresso di alcuni lavoratori all’interno del centro commerciale El Corte Inglés e il passaggio di alcuni camion.Alle 7.00, agenti della polizia autonoma hanno arrestato a Donostia un uomo che partecipava ad un picchetto, accusato di impedire la partenza degli autobus urbani. E’ stato denunciato per ‘resistenza e disobbedienza’ alla forza pubblica. I poliziotti hanno caricato e manganellato i lavoratori per sciogliere il picchetto.La quarta detenzione si è avuta a Trapagaran, dove una persona che partecipava ad un picchetto informativo è stato arrestato per ‘aggressione’ contro gli agenti dell’Ertzaintza. Il quinto arresto ha avuto luogo nel centro commerciale Mendibil di Irun, alle 10.00. Qui l’Ertzaintza ha caricato contro un picchetto e ha detenuto un giovane.A Bilbao, l’Ertzaintza ha caricato circa 100 persone che si erano concentrate all’interno della stazione degli autobus.

Sabotaggi e barricate Numerosi tratti della linea ferroviaria nel Paese Basco sono stati sabotati a partire dalle prime ore dell’alba. In molti casi i sabotatori hanno tranciato le catene delle linee a scartamento ridotto, provocando il rallentamento o anche il blocco della circolazione. Per tutta la mattinata l’Ertzaintza è stata impegnata nel contrasto delle ‘barricate di fuoco’ erette dai manifestanti in numerose zone della geografia basca: Deusto, Zizurkil, Iruñea, Atarrabia, Asteasu, Zumaia. In altri casi alcuni istituti scolastici sono rimasti chiusi a causa del sabotaggio dei portoni con il silicone.

Guarda il video della manifestazione di Donostia: http://www.gara.net/bideoak/m21-greba/index.php* Radio Città Aperta

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