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mercoledì 20 maggio 2009

Giunga a voi, e a tutti gli studenti che sono in lotta a Torino,

Basta solo una contestazione a base di gavettoni e di uova per scatenare le forze dell’ (dis)ordine contro gli studenti che a Torino manifestano contro i 41 accademici e Rettori degli 8 paesi più industrializzati del mondo, che asserragliati nel Castello del Valentino proclamano e farfugliano formule ideologiche per cercare salvare i loro padroni imperialisti dalla crisi.
Così, come è stato per i lavoratori dello Slai Cobas, che avevano osato chiedere la parola alla burocrazia sindacale , al termine della manifestazione contro la Fiat di sabato a Torino, anche gli studenti vengono additati dai padroni, mass media, lacchè politici e sindacali come degli efferati provocatori e, in questo caso, malmenati e repressi dalla polizia.
Noi, come voi, cari compagni studenti, veniamo indicati dalla stampa come provocatori perché soprattutto in questo processo di crisi, difendiamo il nostro diritto a vivere a non farci schiacciare da questa società che si mantiene grazie allo sfruttamento di milioni di persone e che produce fame, miseria e morte per quasi tutta l’umanità.
Siete voi indicati dagli agenti borghesi come provocatori, perché contestate un sapere legato alle logiche del profitto e al servizio delle nazioni imperialiste e perché rivendicate, come noi, che siano i padroni a pagare la crisi.
Vi mandiamo la nostra solidarietà, perché la vostra lotta, è la nostra , per un mondo migliore senza più sfruttamento.

SLAI COBAS

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