Rho, 28 novembre 2009. Un migliaio di persone hanno partecipato oggi alcorteo per dire no a licenziamenti e speculazioni nella città vetrina diExpo 2015. Al corteo erano presenti, con gli studenti, i lavoratori e lerappresentanze sindacali delle aziende del territorio che minacciano dichiudere in funzione degli interessi legati ad Expo: succede all'Alfa diArese, dove Fiat da gennaio vuole trasferire a Torino i lavoratori rimasti,per dare spazio ad alberghi e centri commerciali sui 2 milioni di mq in cuivi erano i capannoni della storica fabbrica. Succede all'Eutelia diPregnana, dove centinaia di impiegati rischiano il licenziamento, mentre laproprietà ha già prospettato alle istituzioni la volontà di trasformare ladestinazione d'uso dell'area, dopo la chiusura dell'azienda.E succede a Mazzo, dove in una fase di profonda crisi economica èinammissibile che il Sindaco di Rho, Zucchetti abbia presentato un Piano diGoverno del Territorio in cui trasforma quell'area industriale di 900.000mq adiacenti alla Fiera di Rho e con centinaia di piccole aziende attive, per far sorgere alberghi e centri commerciali, sacrificando anche in questocaso migliaia di posti di lavoro.Il Comune di Rho, come le altre istituzioni, prima fra tutte RegioneLombardia, non possono essere complici del processo di desertificazione deltessuto produttivo, senza investire risorse nell'occupazione e nei servizirivolti ai cittadini. Mentre si investono miliardi di euro per l'Expo 2015,continuiamo ad assistere a tagli all'istruzione, alla sanità, alla culturada cui vengono di fatto tratte le risorse economiche per le grandi einutili opere che devasteranno nei prossimi anni il territorio.Il corteo è terminato di fronte al Municipio di Rho, dove si sonorichieste a gran voce le dimissioni del Sindaco Zucchetti, contro cui èstato presentato ieri un esposto per avere votato nella giunta comunale del6 ottobre scorso una delibera che, adottando il PGT, trasforma alcuniterreni di sua proprietà da agricoli ad edificabili, tra cui quelli su cuivorrebbero far sorgere il Liceo Rebora, unica opera di interesse pubblicoprevista dal documento di piano. Studenti e lavoratori hanno ribadito cheil territorio è un bene comune non in vendita e nelle prossime settimanecontinueranno le mobilitazioni per fermare il PGT di Rho, per bloccare ilicenziamenti, per avere sul territorio scuole, trasporti e servizipubblici dignitosi.
CENTRO SOCIALE FORNACE, COMITATO NO EXPO, STUDENTI IN MOVIMENTO, COLL.OLTREILPONTE NERVIANO, LA SPINTA!, INTELLIGENCE PRECARIA/SAN PRECARIO,RSU AGILE/EUTELIA PREGNANA, SLAI COBAS ALFA, FLMU ALFA, FIOM SEMPIONE, CUBRHO E LEGNANO, SLAI COBAS RHO, COMUNISTI SINISTRA POPOLARE RHO, COMUNISTIUNITI RHO MAGENTA, RIFONDAZIONE COMUNISTA NORD OVEST MILANO, GIOVANICOMUNISTI, SINISTRA CRITICA NORD OVEST MILANO, GRUPPO CONSILIARE REGIONALEPRC LOMBARDIA, PDCI MILANO, COLLETTIVO DONNE RHO.
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