Il 14 ottobre la polizia spagnola ha arresto nella sede del sindacato dellasinistra indipendentista LAB di Donostia 10 militanti indipendentisti dirinomata fama pubblica, con l'accusa di far parte della direzione politicadi Batasuna.Questa Unità Popolare della Sinistra Indipendentista, che è stataillegalizzata dai tribunali di giustizia spagnoli nel 2003, ha continuatoperò ad essere attiva fin da allora.La sede del sindacato è stata totalmente circondata e presa dalle forzerepressive per ore.I sindacalisti che si trovavano dentro la sede sono stati identificati etrattenuti in una stanza per ore, fra di loro c'era l'ex-dirigente del LABRafa Usabiaga.In un'altra stanza erano rinchiusi Arnaldo Otegi, Rufi Etxebarria, SoniaJacinto e Arkaitz Rodriguez, e lì è stato trasferito successivamente RafaDiez Usabiaga. In altre località inoltre sono stati arrestati MañelUgarte, Amaia Esnal, Ainara Oiz, Txeluis Moreno e Miren Zabaleta. Tutte lepersone arrestate in questo momento si trovano in isolamento.Questi gravissimi fatti avvenuti con la firma del giudice dell'audienciaNational spagnola Baltasar Garzon hanno senza dubbio motivazioni politicheinscindibili dal governo Zapatero. Già nei giorni precedenti il giornalegovernativo El Pais aveva insinuato l'idea che questi stessi dirigentifossero stati desautorati da ETA per la loro supposta opposizione politicacontraria alla lotta armata. Allora perchè li tengono prigionieri?La reazione della succursale del PSOE di Zapatero in Euskal Herria èstata, da una parte, dire che “non avevano niente di politicamenteimportante in mano”, che “questa operazione è stata uguale ad altreprecedenti perchè stavano organizzando la direzione politica diBatasuna”. Dall'altra, hanno rimarcato che “siamo difronte ad una nuovafase politica difficile da definire in poche parole”.Forse la novità è nella stigmatizzazione e criminalizzazione fascista delCollettivo di Prigionieri dei quali è proibito mostrare le fotopubblicamente?La novità della fase politica è la scomparsa da 4 mesi del militante JonAnza in territorio francese?L'impulso neo-franchista dei governi spagnoli dell'ultimo decennio diillegalizzare partiti e associazioni politiche e sociali, anche secriticato da alcuni partiti di ambito basco comunque è stato semprerispettato in ultima istanza e non è certamente una novità di ora.Non è una novità neppure il fatto che quest'impulso basilare nei regimidi stampo neo-fascista sia nel caso della lotta per l'indipendenza e ilsocialismo in Euskal Herria, totalmente sterile riguardo all'obiettivo:paralizzare e ridurre ad una ridicola espressione il movimento che losostiene e cioè la sinistra indipendentista basca. Non è scomparsa ETA,né Batasuna, né il movimento antirepressivo, né le lotte socialisostenute dalla sinistra indipendentista, né il lavoro enorme diricostruzione linguistica e culturale.Tutto il contrario. La Sinistra Indipendentista Basca ha mostrato lapropria vitalità nelle poche mobilitazioni di massa autorizzate, oltre chein alcune di quelle illegalizzate.La Sinistra indipendentista illegalizzata è riuscita a presentarsi alleelezioni, a rinnovare la propria partecipazione in istituzioni di ognitipo, raggiungendo più volte anche in forma non legale il 15-20% dei voti,in tutte le contese elettorali per tutti i dieci anni da quando è stataillegalizzata. Continua cioè a mantenere con forza l'iniziativa politica.Negli ultimi mesi in Euskal Herria sta diventando ogni volta più evidentee pubblica l'intenzione della sinistra indipendentista di investire grandisforzi in futuro nella formazione di quello che viene chiamato PoloSoberanista. Lo stesso Arnaldo Otegi aveva annunciato importanti novitàper questo autunno. A nessuno era sfuggito che evitare l'ingerenza politicanel cui fulcro si situa questa iniziativa è all'origine dell'atto diguerra attuato dal Governo spagnolo del PSOE, con la totale connivenza delPartito Popolare spagnolo.
L'arresto di questi dieci militanti denunciato, oltre che dalla stessasinistra indipendentista, anche dai partiti Ezker Batua-Izquierda Unida,Aralar, Eusko Alkartasuna e dal sindacato ELA, riuscirà solo a ritardareforse questo processo politico. Senza dubbio, aumenta la quota di dolore esofferenza che Euskal Herria paga per pretendere di ricostruire un futuroeuskaldun (basco), femminista, internazionalista, socialista sulla base delsuffragio universale.
Da Askapena chiamiamo a denunciare con tutta la forza possibile questifatti, queste azioni fasciste del governo spagnolo, attivando lì dove siapossibile la solidarietà internazionalista con Euskal Herria, per romperepoco a poco questo velo di silenzio e inerzia che i mass media e i loroalleati del sistema neo-liberale hanno steso in Europa e nel mondo,riguardo la realtà di sfruttamento e lotta che si sviluppa in
EuskalHerria.EUTSI GOIARI!!! EUSKAL HERRIA AURRERA!!!Askapena, 4 Octubre 09
MERCOLEDI 21 OTTOBRE - ore 21.30
Centro sociale Vittoria -
Via Friuli ang. Muratori 43 - Milano
RIUNIONE del comitato AMICI E AMICHE di EUSKAL HERRIA
Alla riunione sono invitati tutti coloro che intendono collaborare con le iniziative con/per i Paesi Baschi, in particolar modo durante la settimana di solidarietà con Euskal Herria di febbraio, e tutti coloro che intendono ospitare nei propri spazi e realtà dibattiti, concerti, cene eccc... durante la settimana di solidarietà di febbraio.
Durante la riunione sarà pianificato tutto il lavoro dei prossimi mesi, in base alle linee della riunione nazionale che si è svolta a Firenze.
IN PRIMO PIANO
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