da infoaut
Altri operai sui tetti, per protesta, riproducendo la pratica iniziata dagli operai della Innse e ripresa ripetutamente da tante lotte del mondo del lavoro durante l'estate ed in questi primi giorni di settembre. Iniziativa (la salita sui tetti) capace ancora di attirare le attenzioni di media e politica, ovviamente con la finalità di porre con forza e determinazione i problemi, cercando di conquistare il possibile dalla vertenza, giocando su rapporti di forza più favorevoli.Ieri sera gli operai della Vallecrati di Cosenza, società che si occupa della raccolta dei rifiuti nell'hinterland cosentino, si sono barricati sul terrazzo della sede amministrativa della Provincia, l'ex Palazzo Carime di via Popilia. Gli accessi sul tetto sono stati bloccati da catene, per impedire alla polizia di accedervi. Chiedono un incontro urgente con le istituzioni, pretendendo che si facciano carico anch'esse della drammatica situazione in cui versano centinaia di operai.La protesta è innanzitutto una richiesta di immediato pagamento delle ultime 3 mensilità che non sono state corrisposte agli operai. "Non scenderemo se non ci daranno quanto ci spetta e vogliamo anche garanzie sul nostro futuro", dicono gli operai che stanno occupando il terrazzo. Il prossimo 17 settembre si discuterà in tribunale l'istanza di fallimento della Vallecrati, è a rischio il lavoro di 350 dipendenti. Nel frattempo la raccolta dei rifiuti è bloccata già da 2 giorni, la città è in più punti sommersa dalla monnezza, gli operai restano ancora in occupazione, altri si sono radunati in presidio di solidarietà sotto il palazzo, vigili del fuoco polizia e carabinieri continuano ad affluire in direzione della Provincia.
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