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lunedì 29 dicembre 2008

GRECIA: KONSTANTINA KUNEVA

Grecia - Konstantina Kuneva
Atene- Il 23 Dicembre 2008, Konstantina Kuneva, immigrata dalla Bulgaria chelavora come spazzina nella metropolitana di Atene, ha subito unattentato contro la sua vita mentre stava rincasando dopo una giornatadi lavoro. Konstantina era nota per la sua attivita sindacale e perquesto motivo si era trovata nel mirino della ditta appaltatrice dellepulizie nella metropolitana di Atene che era il suo diretto datore dilavoro. Come prima risposta all'attentato contro la vita diKonstantina, un gruppo di compagni-e ha occupato la sede di ISAP ( Laferrovia elettrica di Atene-Pireo) il 27 dicembre 2008. Ciò che segue èil volantino distribuito. L'occupazione è terminata ieri, domenica 28dicembre 2008.

QUANDO ATTACCANO UN@ DI NOI,CI ATTACCANO TUTTI
Oggi 27 Dicembre abbiamo occupato la sede centrale di ISAP (FerroviaElettrica di Atene-Pireo) come prima risposta all’attentato contro lasua vita che ha subito Konstantina Kuneva il 23 dicembre 2008 mentrestava rincasando dal suo lavoro.Konstantina è ricoverata in gravi condizioni nel reparto di terapiaintensiva dell’ospedale “Evangelismos” riportando gravi lesioni agliocchi ed all’apparato respiratorio.Chi è Konstantina? Per quale motivo è stata attaccata?Konstantina è una delle centinaia di lavoratrici immigrate chelavora da anni come lavoratrice interinale nel settore delle pulizie. Èsegretaria generale dell’Unione Panattica degli spazzini-e e deilavoratori domestici, sindacalista militante, nota per la suacombattività. La settimana scorsa si era scontrata con il padronato di“ICOMET”, rivendicando la tredicesima per lei e per le sue colleghe edenunciando le irregolarità riguardo alla loro busta paga. Tutto ciò èvenuto dopo il licenziamento vendicativo di sua madre dalla medesimaditta, il suo trasferimento in un altro posto di lavoro, mentre pendela sua denuncia all’Ispettorato del Lavoro che sarà esaminata il 5gennaio 2009. Tutto ciò costituisce la norma e non l’eccezione nelsettore delle pulizie e del lavoro interinale.I contratti fuori norma, le ore di lavoro e gli straordinari nonpagati, lo scarto tra i soldi per i quali firmano i lavoratori e quelliche effettivamente ricevono, l’assunzione di immigrati e di immigrateche sono più ricattabili, il non versamento dei contributi dell’INPScostituiscono le pratiche abituali degli appaltatori nel settore dellepulizie. Naturalmente tutto ciò avviene grazie ai dirigenti degli entipubblici che danno copertura alle irregolarità e promuovono laprecarietà del lavoro.Specialmente per quanto riguarda “ICOMET”, una ditta che opera nelsettore delle pulizie e del lavoro interinale che opera su scalanazionale, proprietà di Nikitas Iconomakis, dirigente del partitosocialista (Pasok), che impiega “ufficialmente” 800 lavoratori (glistessi lavoratori parlano di almeno 1500, mentre gli ultimi 3 anni sono“passati” dalla ditta più di 3000 lavoratori) gli abusi da parte delpadronato sono all’ordine giorno. I lavoratori sono costretti a firmarecontratti “in bianco” di cui non ricevono mai la copia. Lavorano 6 oree vengono pagate per 4,5 ore (salario e contributi) in modo da nonraggiungere mai le 30 ore settimanali (in questo modo il loro lavoronon è considerato lavoro usurante e non traggono i benefici dellalegge). Vengono terrorizzate, vengono trasferite e, quando voglionolicenziare una lavoratrice, la minacciano per costringerla a dare ledimissioni (una lavoratrice è stata trattenuta per quattro ore neilocali della ditta affinché firmasse le sue dimissioni). Il padronatosta cercando di creare un sindacato giallo per sottomettere ilavoratori mentre tramite licenziamenti cerca di bloccare i canali dicomunicazione tra i lavoratori e la loro azione collettiva.Cosa c’entra “ICOMET” con ISAP?All’”ICOMET” è stato aggiudicato l’appalto per le pulizie dell’ISAPe di altri enti pubblici, perché ha potuto fare l’offerta più bassa coni più alti tassi di sfruttamento e deprezzamento della forza-lavoro.Questo regime di sfruttamento è stato organizzato per soddisfare leesigenze di vari enti pubblici, tra cui anche l’ISAP. L’ISAP è complicedi questo regime di sfruttamento selvaggio, nonostante le numerosedenuncie fatte dal sindacato dei lavoratori.L’attentato contro la vita della nostra collega era vendicativo e intimidatorio.Il bersaglio non era casuale: donna, immigrata, militante sindacale,madre di un minorenne, agli occhi dei padroni costituiva un bersagliofacile.Il modo non era casuale: il suo scopo era di lasciare il suo segno, di intimidire e di terrorizzare.Il tempo non era casuale: mentre i mass-media, i partiti, la chiesa,i padroni e i dirigenti sindacali cercano di ingiuriare la rivoltasociale; mentre l’assassinio a sangue freddo di Alexis Grigoropoulosviene presentato come “morte accidentale” all’attentato controKonstantina viene dedicato pochissimo spazio.L’attentato contro la vita di Konstantina è stato preparato dal padronato con diligenza.Konstantina è una di noi. La lotta per la DIGNITÀ e la SOLIDARIETÀ è la NOSTRA LOTTA.!L’attentato contro Konstantina ci ha segnati tutti. Ha segnato lanostra memoria e il nostro cuore che è pieno di dolore e di rabbia.
GLI ASSASSINI PAGHERANNO TUTTO
NON CI FAREMO INTIMIDIRE DAL PADRONATO
ASSEMBLEA DI SOLIDARIETÀ A KONSTANTINA KUNEVA

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