Il 25 aprile di quest’anno cade in momento di crisi strutturale dell’economia capitalista, e le soluzioni adottate dall’attuale governo di centrodestra, tentando di salvaguardare margini di profitto sempre più risicati, ne scaricano i costi sulle classi subalterne attaccandone selvaggiamente i diritti e le condizioni di vita e di lavoro.
La gestione politica della crisi apre spazi per derive di tipo
autoritario e populista nelle quali si aprono ulteriori possibilità di recrudescenza fascista e razzista.
Crediamo che questo 25 aprile possa essere un’importante occasione per dare una segnale di forte opposizione culturale e politica dal punto di vista degli interessi dei lavoratori, ma anche per smascherare la cosiddetta “sinistra” istituzionale e di governo che ha aperto la strada a questo regime del controllo sociale e della “democrazia autoritaria”.
Non è questo il motivo per il quale i partigiani e le partigiane hanno combattuto e sono morti !
Indiciamo quindi una piazza anticapitalista unitaria che sappia declinare l’antifascismo e l’antirazzismo da un punto di vista di classe per un rilancio di tutti quei percorsi che tentano, nelle diverse specificità, di porsi in un’ottica autorganizzata per un cambiamento radicale dell’esistente che dai territori e dai luoghi di lavoro si sviluppi autonomamente dalle logiche di visibilità e compromesso istituzionale.
Una piazza di compagni e compagne, di lavoratori e lavoratrici che dia un segnale di unità della lotta contro il capitalismo che produce fascismo, razzismo e sfruttamento di classe.
Comitato di solidarietà con le lotte dei lavoratori delle cooperative
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