comunicato stampa slai-cobas:
E‘ una straordinaria riedizione di altre battaglie quella appena
cominciata nel cuore della notte tra il 2 e il 3 febbraio in quel
di cerro al lambro davanti ai cancelli dell'azienda logistica Gls-
Italy.
Ha vinto l'appassionante,intensa,viva,strabordante presenza
operaia, quella fatta soprattutto di immigrati, fusa con la solita
grande partecipazione dei due motori che stanno movimentando da
molti mesi l'area milanese: quello fatto da compagni dei cobas
dello slai, dei comitati, associazioni, precari, disocccupati,
studenti, unito alla eccezionale forza motrice fatto dalla
solidarietà operaia costituito prevalentemente da lavoratori dalla
pelle nera ed olivastra provenienti da molte altre cooperative.
siamo effettivamente in presenza a quelli che sono i primi germogli
di un più esteso movimento di lotta dei lavoratori , quella che
nelle insonni e gelide notti invernali, e sotto la spazialità
stellare sta elaborando sul campo e nei territori la migliore delle
piattaforme di lotta possibili.
Anche a Cerro al Lambro stanno emergendo fortissime le spinte dei
lavoratori globali letteralmente votati alla riscossa dagli
innumerevoli soprusi subiti in tanti anni di sfruttamento,
umiliazioni e bassifondi salariali.Hanno incominciato a lottare in
22 su 80 lavoratori, hanno finito per essere in 56 che hanno
aderito al picchetto che non faceva entrare i camion.
La compattezza, la determinazione, l'unione e la consistenza del
corpo ribelle, questa volta, a differenza di Brembio, ha “messo in
fuga” una cinquantina di sbirri in stretta tenuta “antisommossa”
che alle ore 2.00 ha tentato di intimidire in tenuta antisommossa
il granitico picchetto di un centinaio di lavoratori.
Negligente è stato l'atteggiamento padronale che ha percepito di
dover cedere alla lotta una parte del suo potere nel magazzino e
che ha, quindi,poco recepito l'obbiettivo minimo posto dai
lavoratori a questa lotta che è il riconoscimento dei più
elementari diritti di sopravvivenza e di dignità in una società
fatta sempre più di emarginazione ed esclusione, sopratutto
immigrati, che in queste lotte acquistano patrimoni di orgoglio
operaio, di classe per sè.
In questo contesto, ovvio che la lotta di Cerro al Lambro alle 5.00
di questa mattina, su decisione del comitato di lotta riunito in
assemblea, ha visto la fine della prima puntata, ha cominciato a
prendere in considerazione la data della seconda,per vincere, per
alzare la testa. Altra cosa importante,questa lotta ha cominciato
ad intravedere l'inizio di un incredibile serial che potrebbe
essere quello della straordinaria emergenzialità che si vive nel
settore dei camionisti e la volontà di unirsi agli altri settori di
lavoratori della logistica.
A tutti coloro che vorranno intraprendere il sentiero delle
prossime battaglie non ci resta che brindare ad un solo inno
HASTA SIEMPRE LA VICTORIA!
Milano, 03 febbraio 2010
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