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venerdì 17 aprile 2009

Altri 5 manager sequestrati, 1 su 2 i francesi d'accordo

Altri cinque sequestri di manager. Alla Faure e Machet (gruppo Fm Logistic), a Woippy, nella Mosella. E ancora una volta una pratica che gli operai hanno usato come antidoto alla crisi economica, quella di bloccare i dirigenti, di costringerli a contrattare direttamente con gli operai, tagliando fuori le mediazioni dei sindacati. In questo caso erano ben 500 le persone che, a causa delle delocalizzazione in Malaysia decisa dalla direzione, avrebbero perso il posto. Oltre cento lavoratori, decisi a seguire l'insegnamento - e le vittorie - degli alti prima di loro, hanno bloccato per oltre dieci ore i cinque nella sala riunioni. «Ne abbiamo abbastanza. Siamo nel mezzo di una ristrutturazione dall'aprile 2008 e stiamo negoziando da un anno, se questo si può chiamare negoziato, ma non siamo stati capaci di farci ascoltare» spiega le motivazioni dell'azione uno dei lavoratori.Ma questa non è la sola novità. Infatti se l'Ump di Sarkozy, unendosi alle voci degli altri partiti, condanna i sequestri, l'opinione pubblica la pensa diversamente. Un sondaggio dice che quasi un cittadino su due non punta il dito contro i lavoratori infuriati. Dati che indicano una consapevolezza diffusa, che identifica in modo netto a chi attribuire le colpe, le responsabilità di questa crisi.

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