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martedì 19 ottobre 2010

SOSTENIAMO la LOTTA dei LAVORATORI della C.L.O di LACCHIARELLA!

Ieri mattina i lavoratori della cooperativa C.L.O., appaltati presso il magazzino di stoccaggio delle merci da distribuire presso i punti vendita Billa (ex Standa) di Lacchiarella, hanno scioperato contro il cottimo e condizioni di lavoro schiavistiche, per rivendicare un corretto salario e inquadramento, il pagamento dell'indennità mensa.Ma gli stessi lavoratori, già protagonisti di scioperi spontanei nel 2007 (cui è seguita la dura repressione padronale che, con la connivenza delle burocrazie confederali, ha portato a licenziamenti, trasferimenti punitivi e isolamento dalla sede di lavoro e dai propri compagni di lavoro e di lotta anche con l'uso della cassa integrazione), con questa nuova e radicale agitazione sindacale hanno soprattutto rivendicato la necessità e la volontà di organizzarsi autonomamente da CGIL, CISL e UIL consapevoli del ruolo complice e filopadronale che queste rivestono a tutti i livelli nelle dinamiche del conflitto capitale / lavoro.Anche in questa occasione, a sostegno di questa ennesima esplosione di conflitto contro il quotidiano sfruttamento degli operai delle cooperative, si è costituito un comitato di lotta che unisce il S.I. Cobas (che segue la vertenza anche dal punto di vista più strettamente sindacale), a realtà politiche e sociali milanesi e a numerosi altri lavoratori e lavoratrici del settore della logistica (Brembio, Liscate, Settala, Varedo e i licenziati di Cerro al Lambro).Il picchettaggio dei due cancelli di ingresso e uscita ha causato il blocco totale di approvvigionamento delle merci da “lavorare” e la distribuzione di quelle pronte per lo smistamento ai supermercati Billa. Peraltro i lavoratori e i/le compagni/e intervenuti/e hanno ricevuto la solidarietà attiva di diversi camionisti che, ben volentieri, hanno contribuito ad “intasare” con una lunga coda la vicina statale per Milano e Pavia.I responsabili della cooperativa hanno quindi cercato di deviare altri camion in arrivo verso siti limitrofi nel disperato tentativo di limitare i danni e organizzato un gruppo di crumiri (alcuni minacciati di ritorsioni) che, raggiunti da capetti, caporali e servi vari di altre sedi, hanno poi pesantemente provocato i lavoratori in sciopero. Ciò è servito ad uno sparuto gruppo di crumiri e di capetti di riuscire ad entrare in un magazzino...completamente vuoto e inattivo!La giornata di lotta si è conclusa con la promessa del direttore della cooperativa ad un incontro per discutere la piattaforma dei lavoratori e con un'asseblea che ha, tra l'altro, lanciato la partecipazione allo sciopero del 29 ottobre.Lo sciopero e il picchetto di ieri mattina costituiscono un primo passaggio, sicuramente positivo, che apre un ulteriore fronte di lotta in un comparto produttivo paradigmatico per composizione della forza lavoro ivi impiegata (migrante e precaria) è centrale, soprattutto nell’area metropolitana milanese, di quella organizzazione del lavoro utile nell’attuale fase di valorizzazione del capitale.Settore, quello della logistica, nel quale negli ultimi due anni si sono diffuse e dispiegate molteplici lotte autorganizzate, caratterizzate dall’unità e dalla convergenza di settori sociali diversi su una chiara prospettiva politica di classe che sono riuscite a ribaltare i rapporti di forza imposti. Lotte risolute e determinate in cui la solidarietà di classe dispiegata per la difesa dei propri diritti, nonché per migliori condizioni di vita e di lavoro, hanno avuto quale ulteriore risultato politico di essere esempio concreto per altri operai/e parimenti sfruttati.Ma proprio tale unità di classe diventa l’obiettivo da colpire e da fermare per i padroni e i loro sgherri consci della reale forza che momenti ricompositivi possono avere nello sviluppo del conflitto sociale che le conseguenze della crisi non possono che continuare a generare.Come compagne e compagni del CSA Vittoria continueremo a sostenere la lotta dei lavoratori della cooperativa C.L.O. per migliori condizioni di vita e di lavoro, convinti che il conflitto di classe possa nascere e svilupparsi, su un terreno di incompatibilità politica, solo a partire dai soggetti sociali che in prima persona vivono le condizioni di sfruttamento e precarietà, nei luoghi della produzione e non dalle stanze dei palazzi.

CONTRO LA PRECARIETA’ E LO SFRUTTAMENTO
autorganizzazione e lotta di classe!

I compagni e le compagne del C.S.A. VITTORIA

www.csavittoria.org
vittoria@ecn.org

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